Cagliari Magia nei secoli Il Il libro costituisce un articolato viaggio nella città di Cagliari, dove le coordinate “spazio” e “tempo” si intrecciano continuamente nei 38 itinerari che l’autore propone. La lunga storia, che si sviluppa dal Neolitico ai nostri giorni, viene scandagliata in ogni suo aspetto.
Grande spazio è riservato anche al verde pubblico e ai complessi ambientali ed alla descrizione delle opere d’arte e dei musei. Si viene così a formare un mosaico della città e delle sue stratificazioni storiche, urbanistiche e culturali. Frutto di un paziente lavoro di ricerca e documentazione, la Guida è un’opera indispensabile per quanti intendono approfondire le conoscenze su Cagliari.
La congiura di Camarassa
Romanzo storico-politico-passionale ambientato nella seconda metà del Seicento a Cagliari ed in altri luoghi della Sardegna. La vicenda oggetto della narrazione si incentra su una serie di fatti ancora oggi ricordati come tra i più cruenti accaduti nella città, culminanti col duplice assassinio del marchese di Laconi don Agostino di Castelvì, prima voce dello stamento militare, e del viceré don Manual de Los Cobos marchese di Camarassa.
Nel complesso, ad una narrazione storica basata su fonti d’archivio, e quindi su avvenimenti e personaggi realmente esistiti, fanno riscontro figure e vicende nate dalla fantasia. Il lavoro porta alla luce gli intrighi, le devastanti ambizioni, le meschine lotte di potere e le debolezze umane che spesso sono, in qualche misura, all’origine di eventi considerati nobili e gloriosi.
Cagliari, Stampace: la storia e le storie
Il libro, attraverso 18 itinerari ed un capitolo dedicato alle tradizioni radicate nel quartiere, ricostruisce le vicende storiche, economiche e civili di Stampace. É il quartiere di Sant’Efisio e Santa Restituta, ricco di numerose chiese che ancora oggi mantengono vivo l’intreccio di legami religiosi e sociali. Sorto intorno alla metà del Duecento con spiccata vocazione artigianale, ha mantenuto per molti secoli tale carattere. Alziator lo definiva «rabbiosamente cittadino» perché è proprio qui, «tra le decrepite vie dai nomi dei santi, intorno ai campanili di Sant’Anna, tra i fondaci de Su Condottu, presso gli avanzi duecenteschi di San Francesco al Corso, nei vicoli che sanno di sole e di vento, nelle valli di Palabanda, che vive ancora l’antico sangue cagliaritano, picaro e piratesco».
In età rinascimentale, intorno all’attuale via Azuni, era in attività la bottega dei Cavaro, artisti che hanno lasciato importanti opere tra cui alcuni retabli di grande valore che ancora oggi è possibile ammirare. É il quartiere da dove, nel 1794, prese avvio l’insurrezione popolare cagliaritana che culminò con l’imbarco di tutti i piemontesi. Dalla seconda metà dell’Ottocento, Stampace ha rappresentato il punto di partenza per l’espansione e lo sviluppo borghese della città, avuto riguardo sia all’edilizia abitativa -testimoniata da importanti palazzi che raccontano le vicende di un’imprenditoria operosa e moderna – che all’attivazione delle nuove funzioni (industrie, servizi, infrastrutture).
Castello: i palazzi, le famiglie, le strade, le chiese
Il libro, di agile lettura, contiene una ricostruzione storica del quartiere, strada per strada, palazzo per palazzo, anche avuto riguardo alle vicende che interessano le principali famiglie che hanno vissuto, e talvolta ancora vivono, tra le antiche mura del Castello.
L’autore evidenzia anche i più recenti interventi di recupero edilizio, urbanistico e sociale realizzati nel quartiere: dal c.d. Ghetto degli Ebrei all’ex Teatro Civico di via Università, dalla Passeggiata coperta all’antico Palazzo di Città. Una particolarità della pubblicazione consiste nell’individuare il Castello come la culla dell’idea autonomista sarda: anche perché qui si riunivano gli stamenti (gli antichi parlamenti sardi), qui prese corpo l’insurrezione popolare del 1794 e qui si riunì, per la prima volta (nel 1949), il Consiglio Regionale della Sardegna.
La Marina: i palazzi, le famiglie, le strade, le chiese
L’opera è il frutto di un intenso lavoro condotto attraverso l’esame e l’analisi comparata della documentazione cartografica, icnografica e archivistica a disposizione sul quartiere della Marina. Gli elementi storici e artistici sono stati integrati, ove possibile, con i dati archeologici.
La storia del quartiere è stata scandagliata anche alla luce dei più recenti ed importanti studi che hanno consentito la ricostruzione delle vicende che segnano il graduale passaggio dal piccolo borgo mercantile di età giudicale, attivo intorno allo scalo cagliaritano, al quartiere murato della città pisana. Si giunge così all’attuale quartiere la cui fisionomia, nella sostanza, rispecchia, l’antico impianto pisano con le notevoli varianti introdotte, nell’arco di quattro secoli, dall’elemento iberico. Da allora, attraverso un lento ma continuo succedersi di interventi, il quartiere ha meglio definito la propria fisionomia ed ha espresso la sua peculiare identità.