Primo Premio “La fregula d’oro” a Sa Baracca_ di Giorgio Ariu

Il rigore nella selezione delle materie prime,la preparazione in cucina assai prossima ad un rito, il servizio a tavola con la cura e la ricercatezza che emanano  emozioni e profumi ad alta seduzione. Lo sguardo rapito dei commensali, il rito passa dalla cucina a vista alla tavola.

È Sua Maestà la Fregula che fa gola e spettacolo nelle luminose sale del prestigioso ristorante Sa Baracca (sulla Strada 554, località Quartu Sant’Elena), condotto con rara maestria, empatia, classe e discrezione da Alessandro Ortu.

È la casa dei buongustai, è la tappa d’ obbligo per i turisti esigenti, la location al primo posto per chi vuole celebrare la Grande Festa della convivialità. E dopo la spettacolare sequenza di antipasti di mare, qui l’ attesa è per l’ arrivo de sa scivedda, il contenitore classico della cucina dei nostri nonni, fumante, che sprigiona tutti i sapori del Golfo. Il mare e la terra.Quelle palline dorate che sanno della cultura dei sacrifici benedetti dal sole del Campidano. Il grano, oro di Sardegna.Ecco a Sa Baracca e ‘ andato il punteggio massimo ad opera dei viaggiatori di Sardegnatavola che ha voluto festeggiare i suoi 40 anni in assoluta sobrietà,girando per l’ isola e oltre, sotto traccia, alla ricerca della Regina della tavola sarda, la Fregula. Un severo professore di marketing turistico, un poeta e scrittore, un’attrice, alcuni cuochi in incognito e diversi critici enogastronomici: i nostri inviati alle  tavole della Regina per la  realizzazione di  contenuti, format e del Premio La Fregula D’Oro.

Noi qui racconteremo tutto il vissuto,storie di cucine anche in progress, a cominciare da Sa Baracca,Primo Premio 2024 e dagli altri nove selezionati.

Ci saranno racconti golosi e curiosi, ci saranno i profumi del Grande Piatto e sorprese saporitissime che andranno alla raccolta di un Premio sintesi e filosofia della storia di Sardegnatavola, quel Marchio Registrato ribattezzato La piccola Bibbia del Buon Cibo da alcuni generosissimi colleghi.

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