“Aggiungi un posto a tavola” perchè entro volentieri nella tua famiglia. Mi affido a te per il menù ma intanto mi devi aiutare per fare la scelta giusta fra i due “primi” che preferisco. Si tratta della suppa cuada gallurese e della amatriciana.
E voglio confrontare questi due piatti che presentano incredibili somiglianze.
Gli ingredienti – Sono entrambi prodotti degli ambienti pastorali. I pastori sardi e quelli della Sabina usavano ciò che aveano a disposizione. In Gallura formaggi stagionati e freschi, pane di grano duro raffermo, un po’ di lardo ed infine il brodo che, notoriamente, “comanda”; in Sabina quello che i transumanti avevano negli zainetti, cioè pecorino romano, bucatini, guanciale, Il pomodoro è arrivato in seguito,
I luoghi –Ultima località dove ho gustato una buona zuppa gallurese à stata Alà dei Sardi. Con l’amatriciana ho rapporti settimanali nel Ristorante dei Fratelli Salvi alle Capannelle. E’ opportuno segnalare che Ala Romanorum era l’ultimo presidio appunto dei Romani prima di entrare nelle Barbagie. I Salvi sono originarii di Configno, una delle settanta frazioni di Amatrice e così chiamata perchè estremo confine del Regno di Napoli.
La gente –Parlando di Alà ricordo che il paese è notissimo nel mondo dell’ atletica per il famoso cross a cui hanno preso parte tutti i migliori fondisti del mondo. E stato voluto, promosso, lanciato dal Professor Antonello Baltolu, apprezzato archeologo.
Configno è invece il luogo di Luigi Salvi, il re dei ristoratori romani ed uomo di molteplice cultura, e di Bruno D’Alessio, già funzionario della De Agostini ed implacabile organizzatore di un ‘altra gara (appunto l’Amatriuce – Configno) famosa nel mondo.
Il gemellaggio – Chi firma queste righe si può vantare di avere tenuto a battesimo le due gare quando era redattore atletico del Corriere dello Sport e di aver scritto due libri dedicati a quelle storiche competizioni: “Alà dei Sardi, un paese in corsa” e “30 anni di passione da Amatrice a Configno”.
Anche per questo motivo mi diventa difficile fare la scelta giusta. Magari nel mio menù preferito potrei inserire entrambi i due piatti…
N.B. Molta parte del pecorino romano viene prodotto in Sardegna con la consulenza dei “caciari” amatriciani…hanno molto in comune questi due paesi di confine.
Nella foto: Vanni Loriga con Roberto Buccione, olimpionico e primatista del mondo nella marcia. ©foto di Alfredo Mariani