Ho sempre pensato, ancor prima di “espatriare”, che per un sardo che dalla Sardegna decide di trasferirsi al Nord non sia mai facile lasciare la propria terra.
Sì, è vero che ormai per chi come me vive a Milano, la Sardegna è molto più vicina di quanto si possa pensare; in certi momenti si impiega addirittura meno tempo a volare da Linate a Cagliari piuttosto che fare la tangenziale da una parte all’altra di Milano, ma son comunque tantissimi i legami che col tempo si fanno sempre più forti per chi come me vive comunque lontano dalla propria terra.
La famiglia, gli amici di sempre, i profumi e, tra tutti questi, una parte assolutamente fondamentale se la prende di diritto proprio il cibo, i piatti e i prodotti tipici della cucina della mia isola, che proprio per queste sue particolarità è unica e soprattutto resta unica nella mente e nel palato di ogni sardo che decide di andare a vivere “nel continente”.
Lo ammetto; se è vero che ogni sardo è destinato a restare per sempre legato ai profumi e ai sapori della sua terra, io posso dire con assoluta certezza di non esser da meno, nonostante abbia per il 50% sangue siciliano!
Ma veniamo a me e alla mia passione per la cucina sarda;
giro tutta la penisola, dalla Lombardia alla Sicilia, per fare formazione e Coaching, e tantissime volte mi ritrovo volontariamente a mangiare i cibi tipici del posto in cui mi trovo, anzi…agli abitanti del luogo, chiedo sempre di portarmi a mangiare nei ristorantini tipici del posto in cui mi trovo, ma sarà perché un po’ci sono abituato, o anche perché il mio cuore è comunque sempre lì, nessuna regione mi affascina dal punto di vista culinario quanto la mia Sardegna.
Trasferito al nord da ormai oltre 17 anni, devo ammettere che ad esempio, ogni volta che torno nella mia Casteddu, quando magari scendo per farmi qualche week end in famiglia, in estate o nelle vacanze estive e natalizie ,ne approfitto sempre per rigustare quei sapori e quei profumi che ormai sono per me un legame fortissimo.
Prima ancora dei primi, ovviamente non posso non pensare agli antipasti e, a parte quelli di mare, gli antipasti di terra a base di salumi e soprattutto formaggi continuano ad essere i miei preferiti.
Pecorino sardo non plus ultra!
Passando ai primi invece, il mio preferito in assoluto rimane da sempre il classico “malloreddus alla campidanese”
Difficile trovarli in giro buoni come quelli che mi prepara ancor oggi la mamma quando torno a trovarla a Villasimius, ma devo dire che, girando per i paesi del centro, ci sono ristorantini e soprattutto agriturismi che se la giocano molto bene, e non disdegno di portarci gli amici del “continente” quando vengono a trovarmi per farsi una vacanzina sull’isola!!
A casa mia a Milano poi, non può mancare la bottarga di muggine. Non sia mai!!!
Già grattugiata o a pezzi, per me è la gioia del palato, e credo che non ci sia un solo sardo emigrato al nord che si sia mai fatto trovare impreparato, qualora fosse arrivato qualcuno a sorpresa a cena, per offrirgli un piatto di spaghetti alla bottarga fatto come solo noi sardi sappiamo fare!
Non voglio parlare della carne, anche perché ammetto che ultimamente ne sto mangiando di meno mentre, parlando di dolci, devo ammettere che quando torno per lavoro o per vacanza e con gli amici si va a mangiare fuori, non mi privo praticamente mai di una gustosa seadas.
PS: addirittura se non ce l’hanno ci rimango male, ma soprattutto capita spesso di selezionare il ristorante in base al fatto che ce l’abbiano come dolce.
Non sono poi un grande intenditore di vini…mea culpa, ma amo il rosso e il mio omaggio quando vengo invitato a cena in casa di amici qui al nord è sempre una bottiglia di Buio.
Ormai i miei amici lo sanno, e la cosa devo ammettere che non gli dispiace minimamente.
Insomma, mi dicono spesso che si percepisce subito anche dagli occhi quanto mi manchi la mia isola, e lo ammetto, da questo punto di vista sono abbastanza un libro aperto, nonostante ammetta che al nord mi sono ambientato molto bene, ma credo che davvero, il legame che lega un sardo alla propria terra sia evidentemente più forte di un qualsiasi altro legame di cittadini di altre regioni, e in tutto questo, lo ammetto…la cucina sarda è uno degli anelli più robusti di questa catena.