C’era una volta…il Distaccamento della Polizia stradale di Fonni. No, non è l’inizio di una bella fiaba da raccontare ai bambini. Purtroppo è il titolo che esprime un diffuso malcontento generale per la chiusura di un presidio di sicurezza e legalità che danneggia pesantemente la comunità della zona più interna della Sardegna e che va a sommarsi ad un già lungo elenco di tagli ai servizi essenziali effettuati nel tempo dai diversi Governi centrali dello Stato in quel territorio barbaricino. Nel piano di razionalizzazione disposto dal Ministero dell’Interno il primo aprile scorso, che prevede 24 tagli di Uffici della Polizia Stradale in tutta Italia, c’è anche il Distaccamento di Fonni.

Una chiusura che non si riesce a comprendere come mai sia stata disposta dal Governo in un periodo in cui l’intera Nazione si trovi ancora impegnata ad affrontare un’emergenza di sicurezza sanitaria senza precedenti causata dalla pandemia del corona virus. In un periodo nel quale peraltro le Forze di Polizia si sono dimostrate quanto mai essenziali nell’attività di supporto ai Comuni e di assistenza alle popolazioni delle aree più isolate e periferiche del nostro Paese.

Un taglio importante, che, come abbiamo detto, interesserà indistintamente tanti altri paesi italiani e che porterà alla chiusura di molti presidi territoriali di Polizia e Carabinieri. Per effetto di tale decisione governativa nel già martoriato territorio della Barbagia un altro importante punto di riferimento istituzionale viene a cadere. Il Distaccamento della Polizia Stradale di Fonni ha sempre svolto un fondamentale ruolo di prevenzione e di supporto al territorio più interno e montano dell’Isola, offrendo alle comunità di quei diversi paesi numerosi servizi di assistenza alla circolazione stradale soprattutto in periodo di neve e ghiaccio.

Per tutti coloro che non conoscono affatto le realtà produttive delle regioni interne dell’isola appare opportuno precisare che Fonni è uno dei pochi comuni della Sardegna a vocazione esclusivamente montana, una realtà socio-economica dinamica che geograficamente occupa una posizione strategica sull’asse viaria Nuoro – Lanusei, unica grande arteria di comunicazione stradale questa che unisce il territorio del nuorese con quello dell’Ogliastra. In merito alla chiusura dello storico Distaccamento della Polizia Stradale del paese barbaricino la Sindaca di Fonni, Daniela Falconi, non nascondendo certo il proprio sconcerto e disappunto, ha affermato duramente: “Lo Stato ci abbandona”. Alla rabbia della sindaca di Fonni, Daniela Falconi, ha fatto eco la posizione dell’Anci Sardegna.

Il suo Presidente, Emiliano Deiana, ha subito chiesto al Governo “di ritirare il provvedimento di soppressione del Distaccamento della Polizia Statale di Fonni e di attivare con l’Amministrazione Comunale un dialogo fattivo per ricercare le soluzioni migliori e rafforzare l’indispensabile presidio operativo di Pubblica Sicurezza in quel territorio”.
“I tagli, negli anni, hanno assunto nomi nuovi ed equivoci come ‘dimensionamento’, ‘riorganizzazione’, ‘economie di scala’, ma per le nostre comunità hanno sempre e solo significato l’abbandono da parte dello Stato del territorio”, ha aggiunto Deiana.
È davvero sempre più difficile per quelle comunità vivere senza i servizi essenziali: niente scuole, niente trasporti, niente servizi postali, niente presidi di guardia medica, niente giustizia, niente lavoro e niente sicurezza. Come conseguenza di questa programmata e sistematica desertificazione del territorio, soprattutto i giovani, che rappresentano il futuro di quelle comunità, sono costretti a spostarsi verso gli agglomerati urbani più grandi, dove i servizi territoriali, si presume, dovrebbero garantire migliori condizioni di vita. Per tale ragione il fenomeno dello spopolamento delle aree interne della Sardegna non si è mai arrestato, anzi ha sempre continuato a crescere. Numerosi paesi della Sardegna rischiano di non avere più abitanti, cioè di diventare paesi “fantasma”. In nome della fredda logica dei numeri ed in ragione di una precisa esigenza di bilancio le comunità di quella zona interna sembrerebbero progressivamente e inesorabilmente destinate a scomparire. L’esito di una recente ricerca effettuata dal Centro Regionale di Programmazione, condotto in collaborazione con l’Università di Cagliari, cristallizza, con rigido e autorevole fondamento scientifico, una triste realtà: alcune decine di comuni sardi si estingueranno nel caso in cui non vengano attuati interventi adeguati. Solo in 99 Comuni della Sardegna su 377 sono aumentati i residenti: tutti nelle zone costiere. Nei restanti 276 Comuni gli abitanti stanno diminuendo e in 31 di essi fra qualche decina di anni non ci sarà più un’anima. Riguardo alla chiusura del Distaccamento della Polizia Stradale di Fonni prende netta e precisa posizione il Segretario Regionale del SIULP (Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia), Salvatore Deidda, il quale, senza peli sulla lingua, afferma: “Quando chiude un Ufficio di Polizia, lo stato abdica. Quando la politica con la p minuscola prevede la chiusura di intere articolazioni della Polizia, perde lo Stato e perdono i suoi cittadini. La chiusura del Distaccamento della Polizia Stradale di Fonni è l’esempio di mala politica fatta di numeri e non di sostanza. La sostanza per noi è salvare da una tormenta di neve anche un solo cittadino. La sostanza per noi è aiutare un territorio martoriato dalla disoccupazione. La sostanza per noi è evitare lo spopolamento di un territorio già tanto maltrattato dalla politica. La Sardegna è per questi politici nazionali un’isola per andare un mese al mare d’estate. La Sardegna ha bisogno di sicurezza e di articolazioni territoriali di Polizia. Fonni è la punta dell’iceberg di una politica scellerata che non si occupa dei cittadini. Non sarà la fine delle chiusure. Hanno iniziato dalle Squadre Nautiche della Sardegna. Hanno distrutto e smobilitato un altro fiore all’occhiello della sicurezza: la polizia nautica. Professionisti della sicurezza del mare. Le manifestazioni in mare saranno gestite da altre forze di polizia che nulla hanno a che fare con l’ordine pubblico. Poi è toccato alla stradale di Fonni. Esperienza da vendere e professionisti della strada. Professionisti nel diritto stradale e nella ricostruzione dei sinistri stradali. Il territorio perde un baluardo di sicurezza, volano di sviluppo economico, sociale e culturale di un angolo meraviglioso della nostra Barbagia. Ne risentiranno i cittadini, ne risentirà la Sardegna. I nostri poliziotti saranno inviati ad altri incarichi, demotivati e delusi da una politica becera e incompetente. Una politica che dovrebbe vergognarsi per le malefatte a quel territorio.
Una politica che non merita la cittadinanza. Una cosa chiediamo a questi politici incompetenti: lasciateci il cartello della Polizia Stradale cosi si dà la parvenza e l’illusione che la Polizia esiste anche a Fonni!” Sulla questione interviene anche il Segretario Generale del S.I.U.L.P., Felice Romano, il quale nel merito dichiara di essere in perfetta sintonia con la posizione espressa da Salvatore Deidda e precisa “purtroppo i tagli indiscriminati ai presidi territoriali di Polizia sebbene da un lato, si comprenda molto bene, mirino a soddisfare le esigenze ragioneristiche e contabili imposte dalle rigide regole di bilancio, da altro canto, è altrettanto comprensibile, che generino inevitabilmente nei cittadini la percezione di un diffuso senso di insicurezza, e questo, a maggior ragione, si avverte ancor di più, in quelle comunità, come quella barbaricina, in cui si vivono ancora oggi le condizioni di un malessere economico e sociale dovute ad un ritardo non voluto dello sviluppo del sistema territoriale”. Anche l’attuale Segretario Nazionale della CISL, Ignazio Ganga, ha più volte preso sulla questione ferma e precisa posizione “senza una seria politica della legalità e della sicurezza non si potrà favorire alcun processo capace di innescare dinamiche utili a generare in Sardegna nuovo sviluppo e lavoro”. “Quando lo Stato si disimpegna, alleggerisce la sua presenza, lesina le risorse sui servizi primari, non investe sui territori, si abbassa inesorabilmente la concezione della legalità e la legge potrebbe correre il rischio di essere percepita dai cittadini come una cosa astratta e lontana”. Sul destino di diversi presidi di polizia nel territorio isolano il medesimo rappresentante nazionale della CISL in sue diverse dichiarazioni pubbliche si era così espresso: “Abbiamo condiviso le azioni degli amici del Sindacato di Polizia SIULP contro il disimpegno di alcuni preziosi presidi del territorio regionale (fra cui la squadra nautica di Cagliari, Olbia, Oristano, Porto Torres e Palau, la Polizia postale si Sassari, Oristano e Nuoro, la scuola sommozzatori di Olbia, la polizia ferroviaria di Golfo Aranci, Chilivani e Macomer, la polizia stradale di Tempio, Siniscola e Ottana oltre alla preziosa scuola di polizia a cavallo di Foresta Burgos etc.) e ci siamo convinti che la loro non sia una banale vertenza lavoristica, ma piuttosto che mai come di questi tempi la legalità rappresenti la capacità delle Istituzioni di offrire una miscela fra presidio del territorio, sicurezza dei cittadini, welfare e sviluppo dell’economia.

Insomma, tutte le componenti sindacali ed i presidi istituzionali di quel territorio auspicano che il Ministero dell’Interno possa riuscire a rivedere la politica dei tagli effettuati ai propri Uffici periferici, allo stesso tempo, in attesa che ciò possa produrre i risultati sperati, con buona dose di fiducia e ottimismo, siamo certi che il Governo Regionale nell’ambito dei rapporti Stato/Regione saprà proporre in favore dei territori più disagiati dell’isola e più colpiti da azioni di violenza in danno soprattutto di amministratori pubblici nuovi modelli di sicurezza che nell’ambito di una stretta cooperazione tra i diversi livelli di governance istituzionale siano in grado di soddisfare pienamente ed efficacemente sia le esigenze di prevenzione e di tutela della legalità sia lo sviluppo economico e sociale.
In copertina Daniela Falconi sindaco di Fonni.
* Rappresentante del direttivo sindacale del SIULP Sardegna