Il mare salverà la Sardegna. Come sempre, d’altronde. E l’isola, protetta dalle onde che hanno frenato l’urto dell’epidemia, può ripartire. Ne è convinto Angelo Cerina, stimato ginecologo cagliaritano e proprietario dello stabilimento balneare “Il Lido”, punto di riferimento e centro di gravità permanente delle estati del capoluogo. La stagione della struttura sembrava a a rischio, con la campagna abbonamenti partita il primo di marzo, appena prima dell’Italia trasformata in zona rossa per fronteggiare l’emergenza Coronavirus.
“Abbiamo subito una serrata, più che unaquarantena – ci racconta il dottor Cerina – perché ha riguardato in maniera preponderante negozi ed imprese. Di certo quando è partita non esisteva alcuna possibilità di programmazione, e con la campagna abbonamenti per le cabine già partita ci trovavamo di fronte ad un bivio: sospenderla o proseguirla. Ho scelto la seconda strada, e ho fatto bene. Ora che è conclusa, posso tirare le somme e dirmi veramente soddisfatto, con un 80% di conferme dalle prelazioni, in linea con l’andamento di ogni anno.”
Il successo del Lido rappresenta un importante bagliore di luce e di positività in un momento economico in cui regna lo sconforto e l’ansia per una stagione (vitale per la Sardegna) alle porte.
“Per me è importante lanciare un messaggio dal punto di vista del morale: bisogna ripartire, e son convinto che la Sardegna, grazie al mare che ci ha protetto e ad un clima favorevole, possa farlo prima degli altri. Spero che il nostro dato possa rendere tranquilli anche gli altri operatori”.
Chiaramente non è semplice, soprattutto in un contesto in cui l’utenza è circondata da notizie preoccupanti, e ne è consapevole anche Angelo Cerina: “E’ legittimo che chi ci governa possa in qualche modo spaventarci, e può essere naturale deprimersi di conseguenza. Ma non per chi fa impresa: le regole si accettano e si rispettano, poi però è necessario mandare messaggi positivi. E da questo punto di vista ho trovato un favorevole riscontro anche dagli utenti, la nostra vera spina dorsale. Io vendo giornate di serenità, e da questo punto di vista ho trovato una gran voglia di guardare al futuro”.
Un futuro che potrebbe spalancare le porte all’isola anche prima del previsto, con il settore del turismo sardo che potrebbe riprendere a pedalare – e in modo sostenuto – già da settembre. Nel frattempo si stringono intese, come quella del neonato polo eventi composto dal Lido, da Palazzo Doglio e dalla Club House Generali, per valorizzare anche quest’estate nata sotto una cattiva stella.
“Magari i turisti non arriveranno da giugno, ma ci saranno. Posso anche dare una notizia in più: dall’anno scorso una coppia inglese aveva effettuato la prenotazione al Lido per le proprie nozze, in programma il 18 luglio. Ci preparavamo ai rimborsi, anche perché essendo un grosso matrimonio coinvolgeva tante persone. Qualche giorno fa abbiamo ricevuto una telefonata, seguita da una mail: tutto confermato, matrimonio e invitati.”
Un grosso segnale di fiducia in un momento delicato. Che come tutte le notti più buie, non impedirà al sole di risorgere. Passato tutto, sarà più bello dirsi di sì. Sotto il sole sardo.