Tanto impegno e sacrificio, ma soprattutto una consolidata passione e il coraggio di sperimentare, con competenza, nuove combinazioni di ingredienti. Il segreto del successo della pizzaiola Emiliana Scarpa consiste esattamente in questo.
A settembre con la sua pizza “Queen Elizabeth”, dedicata alla memoria della Regina Elisabetta II d’Inghilterra, ha conquistato il prestigioso “Trofeo Memorial Rodolfo Sorbillo” nella categoria “con cornicione”, che rappresenta tuttavia soltanto l’ultimo dei suoi traguardi: la pizzaiola del Sea Flower, ristorante situato a Su Siccu a Cagliari, aveva già raggiunto un terzo posto al trofeo della pizza su MSC Crociere e lo scorso maggio il secondo posto ai campionati mondiali di pizza a squadre a Palermo, col “team Cagliari”, formato assieme a Marco Mulas e Giuseppe Viola.
E dire che la sua passione per la pizza è nata quasi per una coincidenza casuale: “Nella mia vita ho girato parecchio e fatto diversi lavori, mi sono spesso reinventata. Dopo aver vissuto a Milano per un periodo della mia vita, sono tornata in Sardegna. A casa mia avevamo sempre lavorato la farina e la pasta, ma non arrivavo da una tradizione familiare di pizzaioli. Un giorno scelsi di frequentare un corso di pizzaiola e lavorando in una pizzeria ho avuto la possibilità di imparare questo mestiere. Da lì ho iniziato a studiare nella facoltà di Tecnologie alimentari all’Università di Oristano e di formarmi con i più grandi maestri pizzaioli. Da qui è nata la mia passione nello sperimentare gli impasti”.
In Campania si è tolta la soddisfazione di vincere il primo memorial dedicato al compianto maestro pizzaiolo, Rodolfo Sorbillo, l’ideatore della pizza con cornicione morbido ripieno di ricotta. La rassegna, organizzata dal figlio di Rodolfo, Luciano, ha visto la partecipazione di concorrenti provenienti da tutta Italia e si è svolta Villa Imperiale sulla collina di Posillipo.
Emiliana Scarpa è riuscita a fare breccia sulla giuria, grazie ad un impasto della pizza che si ispira a quello della tradizione napoletana, ma allo stesso tempo condita con un mix di ingredienti tipici sardi: “Il mio concetto di pizza consiste nel realizzarla con un bel cornicione, ben alveolato e profumata.Ho iniziato a lavorare sull’idea di pizza già un mese e mezzo prima del contest, ma la pizza è nata tre giorni prima del memorial. Il percorso di degustazione è strutturato con un mix di formaggi, il nero di seppia, la bottarga,foglie d’oro e crema Parmentier all’anice stellato, per arrivare poi fino ai culurgiones, colorati di nero in segno di lutto e sistemati in cerchio per comporre una corona. La scomparsa della Regina Elisabetta ha sicuramente toccato il cuore di tutti. Creare poi questa pizza a Napoli è stata un’esperienza suggestiva. Sto studiando anche marketing, in particolare sono convinta sia fondamentale fidelizzare i clienti, parlando con loro e spiegando il mio lavoro”.
Emiliana è anche diventata ambasciatrice a livello mondiale dell’arte della pizza realizzata a Cagliari, con il riconoscimento arrivato dall’Assessorato Comunale alle Attività Produttive, guidato da Alessandro Sorgia, e dalla Presidente della Commissione alle Pari Opportunità, Stefania Loi.