Lettera aperta sul Premio Fregula d’Oro_di Giuseppe Melis Giordano

Caro Direttore,

ho deciso di scriverti per manifestarti il mio più totale compiacimento dell’iniziativa intrapresa dalla tua testata “sardegnatavola.it” di istituire il premio “La Fregula d’Oro”, attraverso la quale hai deciso di onorare questa pietanza così preziosa dell’ampio giacimento culinario del continente sardo, come l’ha definita ormai tantissimi anni fa lo scrittore cagliaritano Marcello Serra. Credimi, non sono particolarmente avvezzo nell’elargire complimenti ma, in questo caso, trovo la tua iniziativa opportuna e tempestiva.

Sia ben chiaro, non sono sorpreso di ciò poiché essa si inserisce nel solco di una ultradecennale attività di informazione non banale e di approfondimenti culturali presentati sempre in modo leggero ma rigoroso, sobrio e mai sopra le righe, uno stile che ti ha contraddistinto in ogni cosa che hai fatto col tuo mestiere di giornalista ed editore. 

Soffermandomi nello specifico sulla tua iniziativa volta a celebrare sa fregula e i suoi evangelizzatori, rappresentati da produttori che hanno compreso il valore di riprendere a coltivare il grano sardo e da ristoratori capaci di impreziosire questa pasta cucinata insieme ad altri prodotti locali di qualità offerti dalla terra e dal mare di Sardegna, non posso che auspicare che altri possano accorgersi di questo dono che stai facendo alla nostra storia e cultura eno-gastronomica nazionale sarda.

Lasciami anche dire che questo premio si configura come una vera e propria iniziativa di marketing territoriale e turistico insieme a cui le Istituzioni dovrebbero prestare attenzione, riconoscendoti il lavoro che stai facendo, magari creando i presupposti perché anche sotto la tua sapiente e sobria regia possa coinvolgere tantissimi altri operatori, in Sardegna e non solo, a iniziare dai circoli sardi sparsi nel mondo con molti dei quali so che intrattieni proficue relazioni di amicizia. Penso, per esempio, a esportare il premio coinvolgendo i ristoratori sardi operanti nel mondo così da premiarli per la loro capacità di “esportare” Sardegna.

Il momento è propizio visto che anche in Italia, la Zingarelli si è accorta di questo prodotto inserendo il suo nome in sardo nel proprio Dizionario. È una occasione che non andrebbe dispersa e piuttosto che pensare altre iniziative che potrebbero duplicare il lavoro iniziato da te con sapiente generosità e non comune professionalità, mi auguro che oltre le istituzioni anche qualche operatore privato possa prestare attenzione a questo tuo lavoro, incentivandolo sostenendo i tuoi sforzi che pur svolti da te con grande generosità non sono certamente a costo zero.

Dal canto mio, oltre che prestarmi a fornire il mio modesto contributo con qualche scritto, ho piacere a diffondere il tuo lavoro e auspico vivamente che questa tua testata possa diventare sempre più un riferimento per quanti hanno piacere di far conoscere la Sardegna enogastronomica e ciò che le sta intorno, in modo più diffuso e massiccio.

Giuseppe Melis Giordano Ordinario di economia e gestione delle imprese Università di Cagliari

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