“Sa Fregula d’oro” di Sardegnatavola all’agriturismo “Sogno Sulcitano” di Masainas_di Claudio Moica

Tradizione e innovazione: queste le parole chiave dell’agriturismo “Sogno Sulcitano” di Masainas, nel Sulcis. Un’azienda a conduzione familiare che affonda le radici nell’esperienza ereditata dagli avi nel settore dell’allevamento e dell’agricoltura, ampliata con la realizzazione del ristorante senza trascurare il settore ricettivo, infatti l’agriturismo comprende anche dieci camere.

A gestire la proprietà, la famiglia Vacca composta da Andrea che cura la gestione aziendale e la ricezione degli ospiti insieme alla sorella Monica. In cucina il fratello Amos, chef, insieme alla sorella Manuela, con la supervisione della madre, Nerina, che prepara tutti gli ingredienti rigorosamente con prodotti dell’azienda o provenienti dalla filiera sarda. Nei settanta ettari di terreno dell’azienda si trovano piantagioni destinate agli ulivi, agli agrumi e poi vigneti da dove è ricavato il vino Carignano di due qualità, quello invecchiato con uve di un vigneto piantato cinquant’anni fa, e un altro da un vigneto più giovane. Ancora, una parte del terreno è destinata alla coltivazione degli ortaggi e infine la produzione del famoso e pregiato grano Cappelli. Insomma una filiera a chilometro zero nell’azienda sulcitana.

Tutto questo sapere chiaramente non poteva essere destinato solo a pochi eletti ma destinato soprattutto alle nuove generazioni. Ed ecco l’idea di realizzare gli Agri-nidi e gli Agri-asili, un servizio socio-educativo per l’infanzia e di supporto alla genitorialità che si distinguono dai nidi e dagli asili tradizionali per il fatto di essere offerti da delle aziende agricole che propongono ai bambini esperienze educative integrate con la loro attività. I primi si rivolgono a bambini di età compresa fra i tre mesi e i tre anni, i secondi a bambini dai tre ai sei anni. Il Sogno Sulcitano è tra le quattro aziende in Sardegna ad avere questo servizio.

Amore per la storia del territorio e della Sardegna che si respira a pieni polmoni in tutti i prodotti proposti nel menu. Dal piatto forte rappresentato dai Ravioli di grano Cappelli e ripieni di ricotta e bietola selvatica, fatti dalle sapienti mani di Nerina, ai Macarrones de Busa, alla pecora in umido sfumata con il Carignano, al maialetto di latte arrosto, ai fichi in pastella, ai raviolini fritti, ai sott’olio di produzione personale. Un occhio di riguardo anche al mondo dei vegetariani, vegani e celiaci che potranno degustare i famosi ravioli senza glutine, polpettine vegetariane e Seadas senza glutine. Il tutto innaffiato dal Carignano prodotto dalla famiglia.

Per rendere onore al premio “Sa fregula d’oro” assegnato dalla rivista “Sardegnatavola”al ristorante, lo chef Amos ha realizzato il piatto di Fregola con carne di capra, utilizzando la semola di grano duro Cappelli e preparata sempre a mano dalla signora Nerina. Dopo aver saltato la carne di capra, battuta al coltello, con aglio e olio, viene unita la fregola e cotta con del brodo di carne e verdure. A fine cottura viene mantecata e infine impiattata e decorata con la maionese di pomodori essiccati al sole e il tocco finale, i pistilli di melanzana fritta.      

L’innovazione della cucina dello Chef Amos unita alla tradizione culinaria di Nerina provoca forti emozioni al palato di chi la gusta tanto da sentirsi trasportati in quei profumi d’infanzia e allo stesso tempo sentirsi nel qui e ora. Si può sognare di camminare scalzi tra i vigneti mentre si assaggia il Carignano ma anche sentire i suoni della campagna assaporando i ravioli o la fregola. Per questo e altro il ristorante è frequentato anche da personaggi famosi come Roberta Bruzzone, Toni Capuozzo, Carmen Lasorella, Francesca Reggiani che in tournee non mancano di assaggiare le prelibatezze sarde.   

Il “Sogno Sulcitano” detiene tutti i segreti custoditi dagli antenati e tramandati gelosamente alla nuova generazione che nel rispetto delle regole dell’antica cucina sarda, li ha adeguati ai tempi moderni rendendoli unici.

 Un regalo alla terra di origine, un “Sogno Sulcitano” che diventa realtà!   

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