Ero in attesa spasmodica del pacchetto di TRIGU Italia in arrivo da San Francisco. Doveva arrivare il 30 Marzo dal loro distributore in California. Era il 31 e ancora non era arrivato sulla mia porta di casa.Penso di chiamare il mio interlocutore Jon Brownstein, presentatomi dall’amico comune Mario Mariani. Jon, con Mario, aveva lanciato la start-up Paperlit che pubblica online i piu’ grandi quotidiani e periodici cartacei italiani. Jon, cervellone plurilaureato di Boston, sposato da decenni con una sarda e’ un casteddaio acquisito, uno dei pionieri di Internet in Sardegna dai tempi di Nicola Grauso con Videonline, ed ora, per dare un futuro al figlio sardo-americano ha fondato TRIGU ITALIA, una bella iniziativa di export di prodotti sardi nel mondo, con lui avevamo concordato un bell’ordine, da $130 (spedizione compresa) andando a scegliere i prodotti sulla pagina del suo sito .
Un po’ di pane carasau, olio d’oliva de cussu bonu biologico Gariga della ditta Su Molinu di Ottana, tre pezzi di formaggio diversi (Su Entu ,Gran Cao, e Fiore SARDO dop della ditta CAO Formaggi), la bottarga di muggine di Smeralda, un vasetto di miele d’api millefiori e marmellata di arance di Bresca Dorada di Villasimius (aceto balsamico Argei di Gergei). Non vedevo l’ora, qui in Florida, di aggiungere alla spesa di mia moglie fatta dai locali ‘Traders Joe’ di Boca Raton e ‘Sprouts Farmers Market’ di Deerfield Beach, alcuni nostri gusti tipici sardi.Impaziente ho chiamato Jon al cellulare con whatsup: “ Oh Jon e inza’, candu arribbara su paccu ? Paypal mi fairi biri che i soldi ti sono gia’ arrivati” “Aspe che controllo – fa lui – guarda qua’ Fed Ex mi conferma che il pacco e’ stato consegnato ieri alle 18 come previsto”. Panico, nuova ricerca frenetica e ieri scopriamo il ‘pesce d’Aprile’: il pacchetto era stato consegnato al numero civico 211 anziché il mio 221 ed era stuggiato nella macchina del vicino di casa, nel sedile d’avanti, per un errore del guidatore del pulmino Fed Ex. Forse il era sotto stress per i tanti impegni di consegna. Fatto sta’ che la portiera del vicino era aperta, io ritiro de pressi il maltolto ed entro in casa tutto eccitato per spacchettare il pacco prezioso.
Era tutto unto da un lato. Come lo apro trovo le due boccette di vetro di BrescaDorada spaccate, con tre quarti del prodotto riversato tra la paglia e gli altri prodotti.Forse nello sbattimento dei trasporto aereo, chissà’.Fattosta’ che mia moglie, ingenuamente, all’americana, dopo aver tolto i pezzi salvi, e’ li’ li’ per buttare il cartone coi frammenti del vetro e la marmellata d’arancia riversata in mezzo alla paglia e le buste del ghiaccio. D’appu ghettau unu zerriu che ancora un poco toccava il soffitto: FEEEERMAAAA!!! “Ci penso io” le ho detto in modo autoritario. Ho preso la scatola col prodotto prezioso, mi sono messo in un angolino del terrazzino con accanto la pattumiera e intingendo il dito nei pezzi di marmellata di arance con frammenti di mandorla e vetro, me lo portavo in bocca e lo succhiavo piano piano, con gli occhi chiusi, sputacchiando i frammenti di vetro e godendomi quella marmellatina di arance gustosissima che mi ricordava esattamente quella che mi faceva mamma da piccolo. E itt’e’ tindi privasa ?
Oggi 2 Aprile abbiamo gia’ fatto fuori un pezzo di formaggio Su Entu e usato gran parte dell’ olio per condire insalate e legumi. Domani una passàra di pasta alla bottarga. Certo mi mancano malloreddus, tonno rosso, bini bonu e altre cose. Ma per quello posso aspettare a fine mese al prossimo ordine. Intanto mi riguardo il menu’ e lo consiglio agli altri sardi e italiani in America.